lunedì 7 settembre 2009

Articolo su Repubblica

A Londra nasce la Biblioterapia 'Meglio dei farmaci'
Repubblica — 20 settembre 2008   pagina 47   sezione: CRONACA - R2

Londra

«Molti uomini hanno datato l' inizio di una nuova era nella loro vita dalla lettura di un libro», sosteneva Thoreau. Per confermarlo, basta chiedere in giro o frugare nella propria memoria: tutti abbiamo uno o più libri che ci hanno aiutato ad affrontare una crisi, superare un problema, capire una situazione.

«Ho letto un libro che mi ha fatto comprendere meglio quello che sento» è una frase che sentiamo ripetere infinite volte nel corso dell' esistenza. Adesso un gruppetto di scrittori e intellettuali inglesi ha pensato di trasformare questo particolare potere dei libri in una specie di vero e proprio sistema di cura. La chiamano "biblioterapia", ed è uno dei molteplici servizi offerti al lettore da una nuova libreria che ha aperto a Bloomsbury, il quartiere di Londra dove prosperò l' omonimo circolo letterario legato a Virginia Woolf e che rimane ancora oggi il cuore letterario della capitale, pieno di case editrici, riviste, librerie. L' ultima arrivata ha aperto in questi giorni: si chiama "School of Life" (Scuola di vita), alludendo fin dal nome a ciò che i libri, perlomeno i buoni libri, possono insegnarci. Dietro il progetto ci sono autori come Alan De Botton (le cui opere sono pubblicate in Italia da Bompiani), noti accademici come il professor Robert Macfarlane della Cambridge University e Sophie Howart, l' ex-curatrice del Tate Modern Museum.


La biblioterapia funziona così: se qualcuno ha un problema, basta che spieghi a uno dei librai della "School of Life" di che cosa si tratta - amore, lavoro, famiglia o qualsiasi altra cosa - e riceverà subito un cofanetto con sei libri consigliati dal professor Macfarlane per evenienze di questo genere, insieme a un volantino che spiega perché proprio quei titoli. Per chi vuole approfondire la biblioterapia, c' è poi un programma di discussioni di cinque mesi, per parlare di problemi di ogni genere e di come si possano risolvere leggendo un libro, insieme alla scrittrice Susan Elderkin: lo scambio di vedute avviene per email o per telefono, ma l' intero corso costa solo 50 sterline, circa 60 euro, decisamente meno che una seduta dallo psicanalista. Suddivisa su pianterreno e sottoscala, arredata con poltrone di pelle rossa e divani leopardati, ma soprattutto piena zeppa di libri e di librai vecchio stile che di libri se ne intendono, la "School of Life" offre anche vacanze e gite guidate, reading di romanzi e poesie, dibattiti, con un piccolo caffè all' interno per fare uno spuntino, se uno lo desidera.

L' idea, spiega al quotidiano Independent Sophie Howart, è quella di una "farmacia culturale", dove i libri servano come terapia, oltre che come intrattenimento, stimolo, riflessione. Non tutti saranno d' accordo: «I libri sono una cosa abbastanza buona, ma sono un ben pallido sostituto della vita», ammoniva Robert Louis Stevenson. Eppure che un libro possa aiutarci è indubbio: «Dopo aver finito di leggere 'Guerra e pace' per la dodicesima volta», annotava nel 1951 nel suo diario lo scrittore russo Mikhail Prishvin, «ho finalmente compreso il significato della mia esistenza».

- dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

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