mercoledì 24 dicembre 2008

Trenta libri per Natale


Per gli amanti del noir è di nuovo l'anno di Steig Larsson
per i patiti di cinema è uscito il capolavoro di Bogdanovich
di DARIO OLIVERO


Trenta libri per Natale


BERLUSCONIA


Il protagonista è sempre lui. Studiato, analizzato, smontato e rimontato alla ricerca di una spiegazione, un indizio, un segno su chi sia veramente l'uomo che decide la politica italiana da quindici anni. Senza che suoni come un'offesa, Presidente Bonsai di Sebastiano Messina (Rizzoli, 18 euro) si riferisce alla rubrica che da anni tiene su Repubblica. Lampi di poche righe al giorno dalla fondazione alla celebrazione di Berlusconia. Messina raccoglie decine dei suoi migliori bonsai tutti dedicati ai coup de theatre del Cavaliere: gaffe, battute, proclami, crociere, trapianti di capelli, truppe cammellate, soubrette.

Toni diversi, ma stesso argomento per Lo statista di Massimo Giannini (Baldini Castoldi Dalai, 17,50 euro). Già il sottotitolo indica la complessità del fenomeno: il ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo. Giannini parla soprattutto dell'ultima reincarnazione del Cavaliere: quella della vittoria del 2008. Non più imprenditore prestato alla politica, non più parvenu dei salotti buoni del potere, non più male assoluto che riunisce ogni opposizione senza distinzioni. Ma espressione di un blocco politico, sociale e di potere ormai saldamente costituito, democraticamente legittimato e impermeabile alle strategie dell'opposizione dagli attacchi ai tentativi di dialogo. Autoritarismo democratico, populismo repubblicano, regime morbido: scegliete voi l'ossimoro adatto.

CULTURA POLITICA
C'era una volta un lembo di terra diviso politicamente ma unito in una grande idea di futuro. Costruire un mondo con al centro l'uomo, i suoi diritti, il suo pensiero, le sue leggi condivise, la sua nobiltà nella ricerca della verità al servizio dei propri simili. E' tutto raccontato in Biblioteca laica. Il pensiero libero dell'Italia moderna a cura di Michele Ciliberto (Laterza, 28 euro).

Un'opera che un tempo si definiva monumentale è La cultura degli europei dal 1800 a oggi di Donald Sassoon (Rizzoli, 45 euro). C'è dentro qualsiasi cosa abbia avuto a che fare con i nostri ultimi due secoli brevi, da cosa si portava ai tempi di Napoleone a quanto guadagnavano Dumas (assai) e Zola (abbastanza) all'iPod. Senza distinzione tra cultura alta e bassa.

Un uomo al centro del mondo quando Oxford poteva considerarsi tale, sempre pronto a ritagliarsi spazio e tempo per soddisfare la sua curiosità tra un incontro diplomatico e l'altro. Grande mente politica, tessitore di alleanze tra Usa e Gran Bretagna ai tempi della guerra, pioniere della causa di Israele, ma anche di inesausti rapporti umani e ritrattista psicologico di Henry James, Proust, Gertrude Stein. Questo era Isaiah Berlin, questo racconta in A gonfie vele. Lettere 1928-1946 (Adelphi, 30 euro).

CRISI
In tempi duri, con previsioni ancora più dure il dovere della speranza è affidato ai mille miracoli che già esistono, alla comprensione di quanto è accaduto, alla conoscenza del passato che tutto questo ha prodotto, al rischiarare i lati oscuri della globalizzazione e all'imponderabile, all'imprevedibile, all'evento che sconvolge la serie e manda in tilt usi e certezze dati per acquisiti. Dei miracoli sociali, imprenditoriali e politici si occupano Carlo De Benedetti, Federico Rampini e Francesco Daveri in Centomila punture di spillo. Come l'Italia può tornare a correre (Mondadori, 17 euro).

La comprensione della crisi è ben affidata a uno dei più grandi e autorevoli divulgatori (visitare il suo sito per credere) di quella materia per scribi che è l'economia Tyler Cowen: No crac. Scopri l'economista che è in te (Cooper, 12,50 euro).

Per conoscere vita, avventure, cadute, risalite, montagne russe di John Law, l'uomo che ha inventato l'odierno sistema monetario: Il grande gioco di Claude Cueni (Tropea, 18, 60 euro).

Loretta Napoleoni continua la sua denuncia: cifre, collegamenti ed estensione di ciò che non si vede in Economia canaglia. Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale (il Saggiatore, 17 euro).

Che cosa accomuna l'invenzione della ruota, l'11 settembre e il successo di Google? Che sono eventi imprevedibili (anche se qualcuno sul secondo esempio non sarebbe d'accordo). Che rendono di colpo vecchio, vecchissimo quanto accaduto fino a ieri. Secondo Nassim Taleb, queste brecce nello spazio-tempo sono i cigni neri, la variabile non prevista che manda tutto all'aria e che affonda tutto o tutto fa risorgere. Si intitola Il cigno nero. Come l'improbabile governa la nostra vita (il Saggiatore, 18 euro).

LA MACCHINA DEI SOGNI
Se volete fare felice, ma davvero felice, chi ama il cinema: Peter Bogdanovich, Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood (Fandango Libri, 29,50 euro). Lui respira cinema, sa tutto, li conosce tutti, racconta tutto.

Se ancora non basta, eccone un altro: Bambi contro Godzilla. Teoria e pratica dell'industria cinematografica di David Mamet (minimum fax, 14,50 euro). Retroscena, mestiere, ideologia e filosofia del cinema secondo una delle poche vere teste pensanti degli Studios.

Passiamo alla musica. Musica e immagini però. Tre libri da perderci gli occhi e da slogarsi un polso per il formato king size. Il primo: Fabrizio De André&Pfm. Evaporati in una nuvola rock (Chiarelettere, 37 euro). E' il diario per parole e per immagini (le foto di Guido Harari) del tour del '78-79 che per chi ha un cuore e un orecchio non serve ricordare.

Il secondo: The Clash (Isbn, 49 euro). La storia dei Clash raccontata dai Clash con foto da non credere, racconti dei concerti, politica, e consapevolezza della fine imminente.

Il terzo: Cobain inedito (White Star, 45 euro), uno di quei volumi a raccoglitori che tengono dentro ogni tipo di memorabilia, fogliettini, biglietti di concerti, copertine di dischi, manoscritti e ogni cosa possa desiderare un feticista del leader dei Nirvana.

RIBELLI SENZA CAUSA
In tempi di insurrezioni sparse per il pianeta, grandi disuguaglianze sociali e proteste per diritti che vengono a cadere, l'avventura dei ragazzi di ieri che caddero cercando di mettere in piedi la più avanzata repubblica mai concepita a causa del tradimento dei francesi, rivoluzionari solo a casa loro ma pronti a correre in aiuto di mamma Chiesa: Storia avventurosa della Repubblica romana di Stefano Tomassini (il Saggiatore, 20 euro).

Il secondo Antimeridiano delle opere complete di Luciano Bianciardi (Isbn, 69 euro), anarchico, garibaldino e uomo solo con la sua impotente incazzatura.

Bombe a inchiostro di Aldo Giannuli (Rizzoli, 12,50 euro) è la storia della guerra sotterranea, in pieni anni di piombo, tra la cultura del potere, del silenzio, della tensione e quella democratica della satira, dei giornali e radio libere, del teatro e dei primi barlumi della controinformazione.

Il ruolo della bicicletta come strumento eversivo messo al bando dai tempi di Bava Beccaris fino al fascismo. C'è qualcosa di altamente democratico e partigiano in questo mezzo di ingegno e fatica. Lo raccontano Franco Giannantoni e Ibio Paolucci in La bicicletta nella Resistenza (Edizioni Arterigere, 12 euro).

E' tutto un programma già dal titolo il pamphlet di Christopher Hitchens: Consigli a un giovane ribelle (Einaudi, 12 euro): 19 lettere immaginarie per dare nuova linfa al dissenso.

UOMINI, ALBERI, ANIMALI
Tutto quanto c'è di familiare, atavico e meraviglioso nella figura dell'orso ha un perché. L'orso, non il leone, è sempre stato il re degli animali. Prima del cristianesimo, prima dell'evangelista, prima che il mondo in cui viveva, quelle foreste misteriose e piene di dei, venissero svuotate e purificate dall'avvento del nuovo dio. Lo racconta Michel Pastoureau in L'orso. Storia di un re decaduto (Einaudi, 26 euro).

Una favola ecologica, anche se l'espressione è terribile, arricchita da un dvd. E' la nuova edizione del racconto di Jean Giono, L'uomo che piantava gli alberi (Salani, 16,80 euro): uno solo di noi può cambiare tutto.

Sempre piante, stavolta piante che accompgnano l'uomo dalla notte dei tempi. Non sono le più antiche né le più preziose, ma sanno adattarsi e hanno deciso di fare il viaggio insieme a noi. E' La quercia. Storia sociale di un albero di William Logan (Bollati Boringhieri, 25 euro).

Un'ode alla speranza che l'uomo sappia riconquistare il senso del mondo attraverso le sue mani e la sua intelligenza riscoprendo quanto fa bene al nostro cuore la bellezza che sappiamo produrre. E' L'uomo artigiano di Richard Sennett (Feltrinelli, 25 euro).

Ancora clima, ancora emissioni, ancora echi di prossima fine del mondo. Non proprio clima natalizio. Ma almeno ha il pregio di avere dati aggiornati e un occhio anche alla situazione italiana Vivere i cambiamenti climatici di Claude Villeneuve e François Richard (Muzzio, 36 euro).

CRIMINI E MISFATTI
Anche quest'anno l'anno noir è di Stieg Larsson, giornalista, attivista, uomo di azione e di principi, morto prima di godersi il successo planetario della sua trilogia Millenium. Il secondo volume si intitola La ragazza che giocava con il fuoco (Marsilio, 19,50 euro). E' il seguito di Uomini che odiano le donne. Peccato che ci siano solo tre volumi.

Per gli appassionati della parte oscura dei loro simili, un lavoro di classificazione dalle origini a oggi dell'omicidio, terrorismo e rapina a mano armata l'ha scritta il criminologo Colin Wilson: Storia criminale del genere umano (Newton Compton, 19,90 euro).

Se si preferisce andare sul classico, due saggi di meta-giallistica, cioè di teoria del romanzo giallo e variazioni sul tema. Il primo: Il caso del mastino dei Baskerville (excelsior 1881, 15,50 euro) in cui Pierre Bayard smonta, rimonta e cambia il finale in modo convincente dell'indagine più celebre di Sherlock Holmes.

Il secondo: Il matematico in giallo (Guanda, 13 euro) in cui Carlo Toffalori spiega elencando una lunga casistica come ogni detective e ogni sua nemesi ubbidiscano alle regole della matematica e della logica.

E a proposito di misteri, l'ennesimo capitolo di uno dei casi che è un tutt'uno con la storia nazionale. Sono passati venticinque anni da quando una ragazza di 16 anni è scomparsa. Si chiama Emanuela Orlandi. Da allora ognuno ha detto la sua, falsità comprese. Pino Nicotri il caso lo conosce e una cosa non sopporta: il rumore mediatico e la corsa all'audience che quelle due parole, nome e cognome, da sempre suscitano. Il suo ultimo libro, Emanuela Orlandi. La verità (Baldini Castoldi Dalai, 18 euro) cerca di impedire l'ennesimo scenario di comodo, la mediaticamente suggestiva pista della banda della Magliana, e si concentra su quanto conta davvero: quegli undici giorni dopo la scomparsa e le responsabilità dei vertici vaticani.

(24 dicembre 2008)

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